domenica 23 gennaio 2011

DOMENICA 27 FEBBRAIO 2011 - SALITA INVERNALE MONTI SIBILLINI

PROGRAMMA:

Il programma che segue potrà essere cambiato (anche all'ultimo momento, in modo insindacabile a cura dei direttori di gita),in funzione delle condizioni di innevamento e del numero dei partecipanti o di quanto altro, nel caso verrà data tempestiva comunicazione sul blog della sottosezione indicando le variazioni.

RITROVO Ore 5,00 Presso Bar "FOOD VILLAGE" nei pressi casello A1

PARTENZA Ore 5,05 auto proprie

per tutte le informazioni contattare

Roberto robbibasili@gmail.com oppure 338/2715490

Fabio fabiofreefly@yahoo.it

PRENOTAZIONI:

E' necessario prenotarsi entro e non oltre giovedi 24 febbraio.

I non soci che vorranno partecipare all’escursione sono obbligati a prenotarsi rilasciando una quota di €. 5,50.= (costo per l’attivazione dell’assicurazione), comunicando al momento dell’iscrizione i propri dati anagrafici: Nome e Cognome, residenza e data di nascita, entro e non oltre il giovedi precedente l’escursione

ITINERARIO:

MONTE VETTORE PER IL CANALE DEI MEZZI LITRI ( F+ DISLIVELLO 1000MT PENDENZA 45°)

Il canale dei Mezzi Litri è relativamente facile da percorrere dal punto di vista tecnico, ma pur sempre faticoso dato il buon dislivello.

E' necessario un buon assestamento del manto nevoso e, vista l' esposizione a sud-est, è consigliabile attaccare presto per sfruttare la bassa temperatura che mantiene dura la neve.

Si tratta del primo canale che si incontra superato il valico di Forca di Presta provenendo da Castelluccio.

E' reso evidente dal fatto che è delimitato a destra da alti torrioni rocciosi e si riconosce perchè porta in maniera diretta alla sella delle Ciaule e al rifugio Zilioli.

Parcheggeremo la macchina nell' ampio slargo a due chilometri circa da Forca di Presta (mt 1500 c.a.) e punteremo al canale per pendii via via più ripidi fino ad imboccarlo all' altezza, più o meno, dei torrioni di roccia che lo chiudono a destra.

Si risale il canale con una pendenza di circa 45° e si sbuca su un ripiano dove è costruito un piccolo casale.

Da qui, per il pendio sotto la sella delle Ciaule, raggiungeremo il rifugio Zilioli (mt 2238) e la vetta (mt 2476).

Per la discesa, se il canale è ancora in buone condizioni, potremmo di nuovo sfruttarlo, altrimenti usiamo il percorso dove passa il sentiero di salita estivo e, giunti alla strada torneremo alla macchina.

Tempo previsto 7 ore (soste escluse)

E' un canale che normalmente si sale slegati, ma valuteremo al momento l'eventualità di salirlo legati in cordate.


MATERIALE INDIVIDUALE OBBLIGATORIO:

  • Imbrago
  • Casco
  • Discensore (secchiello, reverso, piastrina ecc)
  • 3 moschettoni a ghiera
  • 2 anelli di cordino
  • Piccozza
  • Ramponi
  • Abbigliamento adeguato!!

NOTE:

Il Monte Vettore (dal latino Victor, vincitore) è il rilievo montuoso più alto del massiccio dei Sibillini, con i suoi 2.476 metri di altitudine. Durante il pleistocene superiore (da 125.000 a 10.000 anni fa) il ghiacciaio ha trascinato in avanti detriti morenici che hanno generato uno sbarramento naturale creando un circo glaciale che oggi ospita il lago di Pilato.È situato nell'appennino umbro-marchigiano al confine tra Umbria e Marche. La sua vetta, che si trova nel territorio della regione Marche, è la più alta di un arco montuoso che ha una caratteristica forma ad "U" e che comprende, seguendo l'arco da ovest a est, Quarto San Lorenzo, Cima del Redentore (2448 m), Cima del Lago, il Vettore stesso, Monte Vettoretto (2032 m) e Monte Torrone (2102 m).Sulla pendice nord del monte Vettore, nella conca naturale abbracciata dall'arco montuoso, a 1.941 metri di quota si trova il Lago di Pilato . Sebbene le sue dimensioni non superino i 500 metri di diametro, il Lago di Pilato è di grande interesse tra i naturalisti e i biologi. Ospita tuttora un endesimo peculiare, una specie autoctona di gambero: il Chirocefalo dei Marchesoni. Questo gamberetto, dal colore rossastro, raggiunge una lunghezza di 9-12 mm e si muove nuotando all'indietro con il ventre rivolto verso l'alto. Fu scoperto dal Prof. Marchesoni durante il corso di studi e ricerche.La facciata esterna dell'arco montuoso invece domina il Pian Grande di Castelluccio di Norcia, una vallata ricca di coltivazioni di lenticchia, legume caratteristico del luogo.Dalla vetta del monte si può ammirare in giornate limpide il Gran Sasso a sud-est e il Terminillo a sud-ovest, il litorale marchigiano e l'Adriatico ad est.Sulle pendici sud del monte si trova, a quota 2.238, il Rifugio Tito Zilioli gestito dal CAI.