giovedì 24 marzo 2011

DOMENICA 17 APRILE

si arrampiCAInsieme sulle pareti di Ferentillo

Appuntamento di arrampicata in falesia, in completa autonomia, riseravto ai soci in possesso di capacità Tecniche e psicofisiche adeguate e di attrezzatura propria.

 Serata preparatoria all'uscita giovedi 14 aprile ore 21 presso la sede sociale. Entro e non oltre tale data è anche necessario dare la propria adesione.
Info:
GRUPPO ROCCIA
Fabio 349 6161606
Roberto 338 2715490

sabato 5 marzo 2011

ALTO LAZIO VITERBESE - “Luni sul Mignone” Domenica 20 marzo 2011

ALTO LAZIO VITERBESE
“Luni sul Mignone”

Domenica 20 marzo 2011


PROGRAMMA:
Ritrovo dei partecipanti presso il parcheggio dell’Arcone (ex FIAT) Orvieto alle ore 07,45 di domenica 20 marzo e partenza alle ore 08,00 con auto proprie.


INFORMAZIONI:

Per qualsiasi informazione i soci si potranno mettere in comunicazione con i Direttore di escursione Giovanni Vignoli al seguente numero di telefono 0763-342657 oppure, con il Condirettore Alcide Enrico Crespi al numero 0763-341908

Da un’ora primo della partenza e per tutto il periodo di escursione, saranno in funzione i seguenti numeri di cellulare:

- 342-0037998 Club Alpino
- 340-3535409 Gianni
- 331-1211600 Enrico

PRENOTAZIONI:

L’iscrizione sarà effettuata presso la Sede e inizierà a partire da sabato 5 marzo 2011, terminando giovedi 17 marzo 2011.

La Sede è aperta con le seguenti modalità:

- Giovedi dalle ore 21,00 alle ore 23,00

- Sabato dalle ore 16,30 alle ore 18,30

I non soci che vorranno partecipare all’escursione sono obbligati al momento della prenotazione a rilasciare una quota di €. 5,50.= (costo per l’attivazione dell’assicurazione), comunicando al momento dell’iscrizione i propri dati anagrafici: (nome e cognome, residenza e data di nascita), sempre entro e non oltre il giovedi precedente l’escursione.



PERCORSO:

Lasciate le auto presso l’ex ferrovia Capranica-Civitavecchia inizieremo il percorso come da cartina allegata.

Dislivello in salita metri 260, per la discesa il dislivello è il solito, tempo di percorrenza ore 6 compreso la sosta per il pranzo al sacco . Difficoltà E


SI RICORDA AI PARTECIPANTI LA NECESSITA’ DI ABBIGLIAMENTO DA TREKKING E PEDULE ADEGUATE PER PERCORSI DI MONTAGNA, PENA L’ESCLUSIONE DALL’ESCURSIONE.


Il nostro scopo, nel darvi qualche notizia, è di suscitare la vostra curiosità e di rendere più interessante questa escursione dando alcune informazioni che potranno esservi utili per capire meglio l’ambiente che visiteremo.


Luni su Mignone è un insediamento preistòrico e tardo etrusco, in cui in epoca medioevale si è protratta una attività di culto, ciò significa che è stato abitato ininterrottamente per più di duemila anni.

Nell’area che andremo a visitare è compreso il tracciato della vecchia ferrovia abbandonata Capranica-Civitavecchia, risalente all’ottocento, che fu utilizzata dai minatori della Tolfa, poi riadattata tra le due guerre mondiali, infine abbandonata nel 1961 a causa di una frana. Da essa si può accedere alle rovine di Luni attraverso sentieri aperti tra la vegetazione o scavati nella roccia

Lo scenografico ponte che scavalca il Fiume Mignone, è un vero reperto di archeologia industriale e offre un punto di vista da cui ammirare un tratto davvero caratteristico della Valle del Mignone, che si insinua tra colli selvosi.

Dall’Altopiano delle rovine il panorama ò ancora più ampio verso la valle suddetta, in lontananza si scorgono i Monti Sabatini, Cimini e della Tolfa, nonché le alture della Valle del Biedano.

Sulla rupe tufacea di Luni sono le fondamentali abitazioni risalenti all’età del Bronzo, delle lunghe capanni rettangolari con il tetto di frasche a doppio spiovente e con il fondo parzialmente scavato nel tufo, a suo tempo abitate da più nuclei familiari. Sorgevano al centro del pianoro delimitati da lunghi e profondi fossati alle cui estremità sono i resti di un’abitazione ampliata nell’era del ferro, scavata nel tufo con destinazione a deposito di derrate alimentari, che denota un’organizzazione sociale assai importante per questo periodo.

Abbandonato nel periodo tardo etrusco, il colle assume nuova importanza nell’alto Medioevo, quando vi vennero edificate abitazioni, un piccolo Castello e una Cappella.

L’insieme di resti archeologici, rocce affioranti naturali o lavorate dalla mano umana, vegetazione spontanea ricadente, rampicante e di alto fusto, formano in alcuni tratti un’insieme di grande suggestione.

Ricordiamo e meditiamo sul fatto che questo luogo è sfuggito all’indifferenza e quindi alla dispersione del suo potenziale informativo grazie all’indimenticata stagione della archeologia regale svedese degli anni che vanno dal ’50 fino al ’60 del XX secolo.


Direttori dell’escursione

Giovanni Vignoli e Alcide Enrico Crespi